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Mangiare integrale

L’inganno del finto integrale nei supermercati
Bene, hai scoperto i vantaggi dei cereali integrali, hai deciso di cambiare in meglio la tua alimentazione, vai al supermercato e cerchi tutte le confezioni dove c’è stampato bello grosso “INTEGRALE”.
“Ah che bello, questo sì che mi fa bene… da oggi niente più porcherie raffinate che mi fanno stare male”! Tutto giusto?
No: se stai cercando di cambiare in meglio la tua alimentazione devi leggere questo articolo, purtroppo comprare tutto integrale senza leggere bene le etichette può non solo essere una spesa superflua senza benefici, ma addirittura essere controproducente in termini di salute!

Forse vi sembrerà strano sapere che la maggior parte dei cibi spacciati per integrali in realtà integrali non sono.
Vediamo perchè. L’aggettivo “integrale” significa integro, ossia qualcosa che non dovrebbe aver subito depauperazioni, raffinazioni e procedimenti chimici industriali, quale ad esempio lo sbiancamento.
Si tratta di un vero e proprio inganno: questi farinacei sono prodotti con farine bianche raffinate arricchite di crusca, e secondo una stupida legge un prodotto raffinato integrato con crusca… può essere chiamato integrale!
Il riso, l’orzo, la pasta, il pane, i biscotti, i dolci (e in generale tutti gli alimenti prodotti con farina bianca), il sale, lo zucchero bianco, che usiamo comunemente, non esistono tal quali in natura, ma vengono raffinati e sbiancati.
In questo modo li si priva di fibre, minerali, vitamine e nutrienti importanti.
E a noi consumatori, dunque, cosa resta? Un prodotto bianco, forse esteticamente più gradevole, ma depauperato delle iniziali componenti nutritive.
Il che potrebbe anche andar bene se il consumatore fosse consapevole di quello che mangia, ma purtroppo così non è.
L’industria alimentare, seguendo la logica del massimo profitto, con il supporto di una pubblicità continua, martellante e criminale, quotidianamente spaccia per naturale, sano e salutare ciò che non lo è.
E così tra uno spot di una casa immersa nel verde e di bambini felici che mangiano dolciumi e merendine, una rivista che associa ai cibi integrali immagini di supermodelle che pare dimagriscano mangiando crackers e fette biscottate, siti web che reclamizzano quanto l’integrale faccia bene, il consumatore inconsapevole, pigro o poco attento si convince che basti leggere la dicitura “integrale” sulla confezione per stare tranquillo.

Come possiamo fare per capire se abbiamo di fronte un alimento integrale o pseudo tale?
La risposta sta sempre nell’etichetta.
Ricordate che gli ingredienti vengono elencati in ordine di quantità.
Il primo ingrediente della lista sarà pertanto quello presente in maggiore quantità.
Se in cima alla lista leggiamo farina di frumento e dopo farina integrale, crusca o cruschello, allora vuol dire che non si tratta di un vero alimento integrale.

Per quanto riguarda il pane, scovare il falso integrale è ancora più semplice… basta guardarlo. Se si presenta bianco con puntini più scuri, allora quel pane è stato prodotto con farina bianca a cui è stata poi aggiunta crusca o cruschello. Se invece si presenta scuro uniformemente, allora è stata usata farina integrale.
Ricordate di leggere sempre le etichette… solo così possiamo diventare tutti consumatori consapevoli e responsabili.

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